Capitolo I – le prime battute in consiglio comunale e l’aspettativa senza assegni
Mi piace l’idea di parlare di questi 5 anni del mio mandato di consigliere comunale proprio a ridosso delle festività 2020 perché è anche un modo per entrare nelle case e augurare a tutti un buon Natale, nonostante il Covid e tutto ciò che la pandemia porta drammaticamente con sé.
Quando usciremo da questa emergenza saremo tutti provati e più poveri ma, forse, questo isolamento ci farà riscoprire i veri valori della vita e di come essere persone che vivono insieme e si adoperano per il bene comune.
Da candidato Sindaco di una coalizione formata da sei liste civiche, il 9 luglio 2016, entro in consiglio comunale quale capogruppo di Un’Altra Idea di Roseto Progressista. Il gruppo vivrà una stagione di confluenza nell’esperienza partitica di Liberi e Uguali, per poi tornare ad essere gruppo civico di “Un’altra Idea di Roseto 21.0” che ha sede in Via Nazionale, 237, lato est.
In questi anni nel mio ruolo di consigliere comunale sono stata costantemente in opposizione. Un’opposizione costruttiva e propositiva, mai strumentale o facinorosa.
Il mio ha voluto essere uno stimolo continuo per la maggioranza che, però, c’è da dire, non ha mai apprezzato l’impegno, neppure di fronte a mozioni approvate all’unanimità, anche in spregio al volere del massimo organo eletto dal popolo .
Ricordo la prima mozione sulla Vulnerabilità sismica delle scuole, approvata all’unanimità il 22.11.2016. Le schede di livello 1 e 2, però, non sono state mai approvate né - a parte per tre strutture - sono stati affidati incarichi a professionisti interni o esterni per la redazione.
Sulla mozione relativa all'eliminazione della cauzione sulle bollette del Ruzzo gli interventi in consiglio da parte della maggioranza sono tutti protesi a difendere l'establishment della Ruzzo reti SPA; nessuno a difendere chi aveva subito l'addebito del deposito cauzionale (facoltativo) senza poter battere ciglio. Mozione bocciata.
Siamo arrivati a febbraio 2017 e qui accade, probabilmente unico caso in Italia, che devo scegliere tra il mio lavoro di dirigente del servizio bilancio della Regione Abruzzo e la carica di Consigliere comunale. Una questione di incompatibilità che ho sentito veramente ingiusta ma alla quale ho dovuto piegarmi. Avrei potuto lavorare solo fuori regione per continuare ad essere consigliere comunale.
Una scelta davvero difficile per me che ho sempre lavorato da quando avevo 14 anni (nei periodi estivi, come tanti altri ragazzi, per avere la possibilità di andare a scuola, ho lavorato alla Rolli e alla Vomano: nastri, carico e scarico, carrello …).
Lasciare il lavoro e mettermi in aspettativa senza assegni era però l’unica cosa che potessi fare per la mia dignità e per il rispetto delle tante persone (circa 1/3 dei votanti) che mi avevano dato fiducia, che avevano creduto a quel modo di amministrare e di fare politica diversi di cui parlavo durante la campagna elettorale.
E’ stata dura rimanere senza stipendio, anche perché non avevo altre fonti di reddito e non avevo risparmi, avendoli spesi interamente per la campagna elettorale di sei mesi prima, ma ho stretto la cinghia insieme a mio marito Emido che mi ha sostenuta in tutto questo difficilissimo periodo e, finalmente, a seguito di selezione pubblica, sono riuscita dal mese di luglio 2018 a trasferirmi in mobilità presso l’Azienda Sanitaria Unica Regionale Marche, AV2, dove ricopro il ruolo di direttore delle risorse umane per la gestione di oltre 4.200 dipendenti e di stipendi per circa 220 milioni l’anno.
Come si dice, anche i momenti più bui e più difficili della nostra vita ci regalano nuove esperienze che possiamo, a nostra volta, mettere a disposizione degli altri.
Capitolo II – i temi trattati nel periodo 2017 - 2019 – parte prima
Ma torniamo al consiglio comunale che mi ha vista impegnata in temi davvero importanti come la disabilità e i servizi sociali, con interrogazioni e mozioni su CASAROSA del Dopo di noi dei disabili gravi o sulla chiusura della Comunità educativa per minori di Montepagano (Centro di accoglienza). Tutto inutile, mozioni bocciate
Il 2017 è caratterizzato dal tema del LAVORO, con le preoccupazioni dei dipendenti della Rolli-Salpa per lo spostamento del reparto di confezionamento ad Alanno. Un’interrogazione, una mozione, un consiglio straordinario per tenere alta l’attenzione su un problema che riguarda il livello occupazionale della nostra Città.
Poi è stata la volta del consiglio sulla mozione relativa alla manutenzione e pulizia di aree pubbliche e private. Ricordo la pantomima da parte della maggioranza con l’assessore Petrini tutto impettito che afferma …”io con la programmazione ci faccio colazione tutte le mattine” e il consigliere Celestino Salvatore che si esibisce in una lectio magistralis sulle specie di serpenti presenti nella fauna abruzzese. Mozione bocciata.
Sulla fiscalità interrogazioni e mozioni per l’annullamento in autotutela degli aumenti delle tariffe TARI 2017 (in alcuni casi oltre il 60%) per costi non dovuti. Nel 2018 anche dinanzi ad una sentenza del Tar il Comune non sente ragione per restituire circa 800 mila euro caricati in più sulle bollette tari. Le due mozioni presentata nel 2019 per rimborsi 2018 e 2019 a famiglie e attivita’ produttive sono bocciate ma… il contenzioso continua!
Capitolo II – i temi trattati nel periodo 2017 - 2019 – parte seconda (dipende da dove si passa al secondo foglio)
Un’interrogazione e una mozione per i parcheggi a pagamento da togliere nel tratto di Via nazionale tra l’incrocio con la S.P. 19 per Montepagano e l’incrocio di Via Emilia. In questo caso le strisce blu vengono eliminate.
Poi la mozione ritirata sui parcheggi e sulla viabilità per arrivare a un accordo con tutto il consiglio comunale. La mozione ripresentata è approvata all’unanimità ma a distanza ormai di un anno la metà dei parcheggi antistanti il condominio Il Mosaico, a fianco del Distretto Sanitario di Base, non è stata trasformata in parcheggi liberi con disco orario e non è stata rifatta neppure la segnaletica per gli stalli di carico e scarico, a dimostrazione di una scarsa serietà istituzionale da parte della maggioranza. (ATTENZIONE SPOSTATO SOTTO IL PIANO DELLE ANTENNE)
E viene anche il momento della pista ciclabile di Roseto – Voltarrosto. Presento una mozione per bloccare la realizzazione del progetto e valutare in tempi rapidi la possibilità di rimodularlo per dare risposte alla Città su esigenze prioritarie e maggiormente praticabili nella quotidianetà e in sicurezza. La proposta è quella di realizzazione con gli stessi fondi il tratto di pista ciclabile sulla SS 16 che parte dall’altezza di Globo per arrivare alla Rolli-Salpa, dando così una risposta a tanti lavoratori dell’Azienda che potrebbero recarsi al lavoro in sicurezza, senza essere costretti a passare in bicicletta pericolosamente sulla Nazionale e tenendo conto che tale soluzione consentirebbe di raggiungere in bici Santa Petronilla, che a differenza della salita di Viale Europa presenta un percorso semipianeggiante che, peraltro, può ricongiungersi a Voltarrosto e a Campo a Mare. La mozione non viene approvata.
Capitolo III – l’anno del Covid - 19
Anche sul piano delle antenne la mozione è bocciata. L’amministrazione non intende fare nulla per razionalizzare l’installazione sul territorio di antenne per la telefonia e per sospendere la sperimentazione sulla nuova tecnologia del 5G. Si preoccupa, invece, di fare un bel regalo al gestore della telefonia per l’antenna posta nello stadio di Fonte dell’Olmo con il contratto di locazione che viene portato ad una durata di 21 anni. Proprio un bel regalo di quasi 100 mila euro perché in 21 anni il canone passa da € 161 mila euro a € 65 mila euro!
Ma nel 2020 l’attività consiliare è incentrata, in particolare, sulle due varianti urbanistiche con cui la maggioranza ha stabilito che nella Cittadella dello sport, a ridosso del quartiere densamente popolato di Fonte dell’Olmo, debbano essere collocati un centro di raccolta rifiuti e un centro di riuso. Un obbrobrio urbanistico, sociale ed economico-turistico. A nulla sono valse le oltre 1.300 firme raccolte dal Comitato “No al centro di raccolta rifiuti nel cuore della Cittadella dello sport” e le ulteriori 500 firme raccolte dagli altri due comitati che si sono costituiti al riguardo. Dinanzi a tanta ostinazione e non ascolto la battaglia continua a fianco di Imprenditori, Associazioni e Comitati che hanno annunciato ricorsi a tutti i livelli per impedire questo scempio.
Capitolo IV – Conclusioni
In questi 5 anni mi sono resa conto di quanto sia difficile il ruolo di un consigliere comunale di opposizione, soprattutto con una maggioranza che in tutte le situazioni alza la voce con i più deboli, non ascolta e non concede nulla, come nel caso della sottrazione di Casarosa ai disabili gravi o della mancata restituzione degli 800 mila euro ai cittadini rosetani sulle bollette tari 2018 o dell’imposizione del centro raccolta rifiuti nella cittadella dello sport o di quella della pista ciclabile su Via Piave ma, chissà perché, con i forti trova sempre un punto d’incontro, costi quel che costi!
Davvero a volte mi sembra di vivere come “Alice nel Paese delle meraviglie” in cui nome e regole sono capovolte.
Devo dire, però, che questa mia prima esperienza consiliare mi ha resa più forte e sono convinta che si debba continuare a lavorare insieme per ridare alla Città l’amministrazione che merita.