“E’arrivato il momento per Roseto di essere amministrata da una donna. Roseto merita che governi la città una donna, così come è capace di governare famiglie e aziende: ovunque ci sono le donne ci sono soluzioni”.
La Libera Coalizione Progressista, crede fortemente che una figura femminile possa rappresentare una soluzione positiva per la guida del Comune di Roseto, che nella sua storia non è stata mai amministrata da una donna.
“Le donne hanno una capacità diversa di vedere le cose rispetto agli uomini”, rileva la candidata sostenuta da M5S, Europa Verde, dalle liste civiche Un’altra idea di Roseto 21.0 e Roseto Progressista e Coraggiosa, “che finora si sono sempre occupati dell’amministrazione della città. Quindi è giunta l’ora di far guidare questo mondo per una volta all’altra metà del cielo e capire cosa sarà in grado di fare”.
“Noi donne siamo resistenti, siamo caparbie”, precisa la candidata sindaco, “riusciamo a volte a non avvertire la stanchezza, il peso della fatica pur avendone spesso tanta. Noi donne abbiamo un approccio diverso e una donna che ama la propria città e che vuole mettersi a disposizione della sua gente può fare la differenza”.
Rosaria Ciancaione però non è sola ed è pronta ad amministrare Roseto affiancata da una coalizione unita e ben rodata, in cui ognuno è consapevole delle proprie esperienze e competenze.
“E’arrivato il momento far amministrare la città ad un gruppo di persone libere”, sottolinea la candidata sindaco, “disponibili ad impegnarsi per intraprendere un percorso che renda Roseto migliore. Sentiamo di avere il dovere di mettere a disposizione il nostro tempo, le nostre esperienze e i nostri valori per restituire gli antichi splendori al nostro territorio”.
Rosaria Ciancaione crede ciecamente nella sua squadra, sicura che sarà in grado di farsi apprezzata per quello che concretamente farà.
“Noi non deluderemo i rosetani nella maniera più assoluta”, conclude la candidata sindaco, “Roseto merita di avere una donna sindaco e questa Libera Coalizione Progressista senza padrini ne’ padroni”.